“L’unica persona che sa se hai vinto o hai perso sei tu sotto la doccia.

Se hai dato tutto hai vinto, se non hai dato tutto hai perso.

Il tabellone è un’altra cosa”.

John Wooden.

VII giornata ritorno – Girone Bronze Milano 8 – Viale Matteotti, Sesto SG

Rondinella Sesto – Basket Malaspina 47 – 57

Malaspina:  Franzoni, Aymerich 1, Scalfi, Gonzales, Devoti, Ciudinu 6, Buta Antonio 4, Caguiat 20, Sodo 8, Visponetti 6, Di Piazza 8, Poggi 4. All: Gobbo – Chiarelli.

Arbitro: Sarman.

Parziali dei quarti: 9/15, 11/7, 9/18, 18/17.

Stats della squadra: 25/70 2 punti (35 %), 1/3 3 punti (33 %), 4/17 liberi (23 %), 22 falli fatti, 12 subiti (Caguiat 5, Sodo e Di Piazza 2), 30 rimbalzi (Di Piazza 7, Caguiat 6, Poggi 5), 26 palle recuperate (Ciudinu e Caguiat 5, Aymerich 4), 37 palle perse (Poggi 7, Di Piazza e Sodo 6).

 

Dopo mesi di lavoro arriva la fine del campionato.

L’ultima di campionato ci vede in casa della Rondinella Sesto, squadra seconda in classifica, avendo perso solo contro di noi in una partita di andata in cui si era presentata priva di alcuni dei suoi elementi migliori.

Siamo quindi pronti ad una vera “battaglia sportiva” dove entrambe le squadre sanno che si giocano il primo posto.

Il +43 dell’andata è già dimenticato quando scendiamo in campo, in particolare quando vediamo in campo i due ragazzi che mancavano all’andata: il numero 23 (molto tecnico e preciso) e il numero 50 (gigantesco con un atletismo eccezionale).

Non ci lasciamo intimorire e siamo pronti a vendere cara la pelle. In difesa chiudiamo abbastanza bene i due pericolosi avversari (autori di 14 punti su 20 all’intervallo, saranno 33 alla fine), ma in attacco non siamo incisivi e facciamo fatica a trovare tiri facili. A metà partita il tabellone segna 20-22 per i nostri Frogs.

Per la prima volta dall’inizio dell’anno, serve una breve riunione in spogliatoio per schiarire le idee.

Evidentemente è servita, i nostri ragazzi rientrano in campo più ordinati e meno frettolosi nelle scelte. Il parziale del terzo quarto (9-18) è decisivo per prendere il largo, ma sarà poi nell’ultimo quarto che si tocca il massimo vantaggio della partita (35-55), punteggio forse impensabile all’intervallo. Ultimi 3 minuti in cui si concede troppo agli avversari e il tabellone sancisce un +10 che accontenta un po’ tutti.

Che dire, se non “bravi ragazzi”?

Dopo mesi di lavoro siamo giunti al termine di questo campionato oggettivamente facile, ma che ci ha permesso, settimana dopo settimana, di poter lavorare serenamente e crescere insieme. 

Ripetiamolo ancora una volta: il punteggio, il vincere o il perdere, ci interessano relativamente. E’ sempre facile guardare una squadra solo dai risultati ma non va bene, perchè se no saremmo dei fenomeni. E non lo siamo, la strada è lunghissima. Oggi ci siamo presi una grande e meritata soddisfazione, ma non basta… C’è ancora tantissimo da fare!

Una squadra va valutata per il suo percorso, la crescita individuale dei ragazzi e della squadra. La capacità di giocare inseme, la volontà di sbattersi, l’attenzione, l’impegno e il rispetto: dei compagni, degli avversari, degli arbitri, del gioco. 

Tutto questo viene prima della tecnica e della tattica e (forse) l’abbiamo (quasi) capito.

Il campionato è finito ma la stagione no. Adesso ci sarà Pesaro e poi continueremo a giocare tra amichevoli e tornei. 

Ma, se l’altro giorno eravamo lì ad esultare e ad abbracciarci, dobbiamo ricordarci che il percorso NON è iniziato a Settembre 2015, bensì molto, molto prima. Un pensiero e un ringraziamento vanno quindi a tutte le persone che negli anni l’hanno reso possibile: società, allenatori, genitori.

Avantì così!

 

Stay hungry, stay foolish”

Steve Jobs