Un’altra novità di questa stagione: le interviste ai capitani di tutte le squadre giovanili e senior! Iniziamo con Davide Longoni, classe 1995, da 4 anni capitano della nostra Promozione.

 

Ciao Davide, ci racconti la tua storia al Malaspina?

La mia storia al Malaspina inizia giusto “qualche” anno fa, esattamente nel 2001 quando all’età di 6 anni ho assaggiato il mondo del basket grazie a Luca Colombo, il mio primo allenatore che mi ha fatto scoprire quanto fosse speciale questo sport. Da allora sono sempre rimasto in questa società per tutte le giovanili, sotto la guida di Lorenzo Petri, crescendo sia a livello di squadra che individualmente. Dall’Under 13 in poi abbiamo sempre cercato di alzare l’asticella, arrivando alle finali provinciali prima, passando da quello che oggi è il campionato Elite e infine in Eccellenza giocandocela con le squadre più forti della Lombardia. Da quattro anni sono entrato nel mondo Senior, con cui abbiamo vinto il campionato di Prima Divisione e abbiamo raggiunto la finale di Promozione l’anno scorso.

 

Quali sono le tue aspettative in questa stagione?

Da parte mia, ma credo di parlare a nome di tutta la squadra, le aspettative per questa stagione sono molto alte, soprattutto dopo la delusione della sconfitta in finale Playoff a Giugno. Tra l’altro non ho potuto giocare i playoff a causa di un infortunio quindi la mia voglia di rivincita è alle stelle! L’obiettivo è quello di riuscire sempre ad esprimere la nostra pallacanestro, il nostro modo di giocare, migliorando ogni giorno a livello individuale e di squadra.  Le prime settimane di allenamento lo dimostrano: nonostante la pausa estiva e le gambe pesanti si percepisce da parte di tutti la voglia di lavorare e di tornare a giocare in campionato il prima possibile.

 

Ci racconti qualche aneddoto divertente che hai vissuto con il Basket Malaspina?

In 16 anni di storie divertenti ne ho vissute tantissime e sinceramente non tutte sono raccontabili. Ci sarebbero racconti per ogni iniziativa a cui ho partecipato, in effetti pensandoci credo di non averne saltata neanche una! I ritiri prestagionali delle giovanili, i tornei lontani da casa (Pesaro, Garbosi, Barillà) che ci hanno permesso di confrontarci con giocatori di alto livello (mi ricordo il team Ohio dove il più basso sarà stato 1.90m a 15 anni). Andando ancora indietro invece, i momenti migliori li ho passati durante la settimana del camp estivo organizzato a Molveno/Andalo, in cui il divertimento e gli scherzi erano all’ordine del giorno.

 

Che consiglio puoi dare ai nostri giovani atleti?

Il mio consiglio per i ragazzi più piccoli è quello di metterci passione e impegno in ogni singolo allenamento. La fatica e la delusione fanno parte dello sport, e anche nella pallacanestro purtroppo non mancheranno. Ma non bisogna demoralizzarsi perché l’impegno, la costanza e la dedizione verranno sempre ripagate con le emozioni che solo la pallacanestro ti sa regalare!